Ionoforesi terapia: il valido aiuto

Si parla sempre più spesso di ionoforesi ma non tutti conoscono di cosa si tratta. Si tratta di una tecnica elettroterapica che permette di avere una somministrazione di un determinato farmaco attraverso la cute. Viene perciò sfruttato un impulso che viene fornito dalla corrente continua. La ionoforesi prevede due elettrodi: bisogna considerare che il farmaco viene disposto in prossimità di quello con carica elettrica corrispondente. L’altro sarà posto invece nelle vicinanze in maniera tale da creare un impulso di corrente idoneo.

A cosa serve 
Altro aspetto da non sottovalutare è che ci sono alcune condizioni in cui la ionoforesi è particolarmente indicata. In caso di iperidrosi, ad esempio, ovvero quella condizione in cui una sudorazione eccessiva potrebbe rivelarsi un problema di non poco conto. Fino ad arrivare alla possibilità concreta di contrastare la cellulite, sempre con riferimento estetico. In ambito medico, viene consigliata per l’artrite, artrosi, nevralgie e i dolori muscolari di varia natura. Anche in caso di dolori dentali è consigliabile ricorrere all’ausilio della ionoforesi: gengiviti e anche per il rafforzamento dello smalto dei denti.

I farmaci che vengono somministrati
Con la ionoforesi ci sono alcuni farmaci che vengono somministrati, preferibilmente in soluzione acquosa. Il ketoprofene, un antinfiammatorio, è uno dei più utilizzati. Esso ha una polarità negativa così come altre molecole che danno sollievo in caso di dolori come il diclofenac, l’acetilato di lisina o anche il flumetasone. A polarità positiva ci sono farmaci che vengono somministrati mediante ionoforesi come fenilbutazone, vitamine B1 e B2, baclofene e glicole salicilato.

I vantaggi della ionoforesi
Bisogna tener presenti alcuni vantaggi non poco rilevanti quando si parla di ionoforesi. Innanzitutto essa permette una somministrazione sull’area da trattare di una determinata molecola attiva. In questo modo si otterrà un notevole beneficio in grado di garantire una assunzione sicura. Fino a dover ricordare che la ionoforesi è indolore e soprattutto allunga l’emivita del farmaco. Questo significa che l’azione durerà per un tempo maggiore e i benefici saranno notevoli.

Su quali zone del corpo può essere svolta
Ci sono comunque delle aree del corpo umano dove la ionoforesi garantisce una certa efficacia. Tra le zone più indicate ci sono mani, piedi, gambe e ascelle che sono quelle che trattate con determinate sostanze ottengono grandi benefici. Anche addome, fianchi, glutei e braccia sono altre zone corporee che si possono trattare con farmaci mediante la ionoforesi. Questo spiega perché questa tecnica abbia preso così piede negli ultimi tempi.

Alcune controindicazioni 
La ionoforesi va sempre valutata col proprio medico: in questo modo si potranno evitare rischi, comunque non particolarmente gravi. Ci sono infatti alcune controindicazioni che bisogna sapere per quanto concerne questa soluzione. Meglio non ricorrere ad essa in caso di pacemaker o di utilizzo di spirale uterina, oltre a doverla evitare in caso di protesi metalliche. Va evitata anche da chi abbia ferite, aritmie cardiache o da donne in gravidanza.

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